Si può essere dipendenti pubblici e cattivi pagatori?

I dipendenti pubblici, tra tutte le categorie di lavoratori sono coloro che godono di maggiori garanzie economiche e che di solito godono anche di una buona situazione lavorativa. Tuttavia ciò non significa che i dipendenti pubblici abbiano sempre tutti i pagamenti in regola e non abbiano mai dei momenti di difficoltà economica. Può capitare anche per i dipendenti pubblici quindi di avere dei momenti di crisi finanziaria e avere la necessità di fare domanda di prestiti e finanziamenti. Se però non sia in grado di rimborsare le rate mensili di un prestito richiesto in precedenza, ad esempio per motivi legati alla mancanza di liquidità immediata, si può venire considerati come dei cattivi pagatori ed entrare all’interno dell’elenco del Crif.

Oggi ci sono delle soluzioni di credito che sono perfette per tutti i dipendenti pubblici e che possono essere richieste da tutti coloro che svolgono queste tipologie di lavori in base a delle specifiche esigenze ha delle motivazioni particolari e dettagliate. In questa guida andremo a trattare nel dettaglio il tema dei prestiti per dipendenti pubblici e in particolare di quelli destinati ai dipendenti pubblici cattivi pagatori.

Cosa significa essere cattivi pagatori?

I soggetti cattivi pagatori, spesso denominati anche soggetti protestati, sono degli individui che hanno avuto dei disguidi finanziari in passato soprattutto relative al mancato rimborso di una o di più rate mensili previste dal piano di ammortamento di un prestito. Il fatto di essere stati considerati come cattivi pagatori può avere un’incidenza diretta sulla possibilità di ottenere un certo tipo di finanziamento anziché un altro. Se siete cattivi pagatori spesso non si ha la possibilità di accedere a delle specifiche forme di credito, soprattutto se ad esempio è prevista l’erogazione di importi che sono abbastanza alti. Non si viene quindi considerati affidabili o meritevoli davanti a banche e finanziarie, e difficilmente ci concedono delle specifiche forme di credito.

Nel momento in cui si fa richiesta di in prestito o di un finanziamento presso una banca oppure presso una finanziaria, vengono effettuate quindi delle verifiche specifiche che sono utili per far capire alla banca o alla finanziaria chi hanno di fronte e se sussistono le condizioni giuste e idonee per erogare il credito richiesto e ottenuto in prestito. Le principali garanzie che occorre dimostrare a banche e finanziarie che concedono prestiti e finanziamenti sono quelle che riguardano il reddito fisso mensile che si percepisce, oltre anche ad una rendita con cui il creditore potrà ottenere una forma di tutela per quanto riguarda il rimborso delle rate mensili previste dal piano di ammortamento del prestito che è stato concesso.

Prestito per dipendenti pubblici cattivi pagatori: info e dettagli

Oggi anche i dipendenti pubblici che sono cattivi pagatori possono accedere a delle tipologie di prestito che permettono loro di ottenere una certa dose di liquidità utile ad esempio per far fronte a delle spese impreviste oppure per motivazioni personali o familiari. Tra le diverse tipologie di prestiti che oggi questi soggetti possono richiedere, quella con cessione del quinto del proprio stipendio risulta essere certamente la più comoda da richiedere dal momento che si tratta di una soluzione specifica per chi ha bisogno di fare domanda per un prestito di tipo non finalizzato, dal momento che non occorre dimostrare alcuna motivazione per la sua richiesta.

La somma di denaro che il dipendente pubblico cattivo pagatore riceve in prestito prevede un rimborso che avviene attraverso una trattenuta diretta delle rate mensili direttamente dal vostro conto corrente, vale a dire dalla vostra busta paga, e il cui importo per legge non può mai superare un quinto del vostro stipendio, ovvero il 20% di ciò che percepite mensilmente, considerato al netto delle spese e dei contributi da versare. Hai la possibilità di trovare molte altre informazioni su questo sito web dedicato ai prestiti per dipendenti pubblici.